La Terra è uno scrigno di cambiamenti o, in altre parole, di tracce del tempo; ricostruiremo la sua storia non partendo dall'evoluzione delle forme di vita, ma seguendo un flusso di fenomeni fisici che si svolgono con passi calibrati, estesi da miliardi di anni fino a meno di un minuto secondo. Cercheremo di scoprire perché il livello del mare, il clima, i sedimenti, le mineralizzazioni, le orogenesi seguono ritmi molto regolari. Gli stessi ritmi compaiono anche nel pulsare del Sole e di altri corpi celesti, rivelandoci come causa comune il mutamento del coefficiente di gravitazione universale. Ne consegue una nuova descrizione della Terra, del sistema solare e dell'intero Universo. A partire da un momento che molto probabilmente sarà alla fine del 2012 (lo stesso delle previsioni dei Maya), si manifesterà all'improvviso l'esistenza di uno di tali ritmi, di cadenza millenaria, attraverso l'abbassamento del livello dei mari, l'avvio di subsidenze di ampie aree di recente sedimentazione, un forte incremento dell'attività sismica e delle frane sottomarine. E quei ritmi termineranno di essere segreti.